L’ultima Bussola trimestrale di Crif e MutuiSupermarket ci fornisce un quadro tendenzialmente rassicurante sul mercato immobiliare abitativo italiano e, in esso, sull’evoluzione dei prezzi: una variabile che stenta a riprendersi dopo un decennio di difficoltà, e che sembra ora giunto in prossimità dell’attesa stabilità nella sua dinamica evolutiva.
Cerchiamo allora di comprendere quali sono i principali spunti informativi derivanti dalla pubblicazione del dossier, e che cosa potrebbe accadere nel 2020.
Il primo dato che salta agli occhi osservando con attenzione il dossier Crif è la presenza di una riduzione molto contenuta del prezzo / mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario, pari al – 0,8% rispetto al 2018. Il dato è di fatti in sensibile contrazione rispetto al – 1,4% di un anno fa, e del – 4,1% di due anni, risultando comunque fortemente influenzato dal buon andamento dei prezzi degli immobili nuovi, che nel 2019 sono cresciuti dell’1,8%, rispetto al – 1,7% degli immobili usati.
Approfondendo poi il trend dei prezzi al metro quadro del 2019, su scala territoriale, notiamo come la contrazione maggiore si registra nel Sud / Isola e nel Nord Ovest, con una flessione rispettivamente pari al – 2,7% e al – 2,1%. Al Centro invece la contrazione dei prezzi è stata più lieve, pari al – 1,4% mentre – come da attese – nel Nord Est trovano conferma le dinamiche di stabilità dei prezzi anno su anno.
In un livello di ancora maggiore profondità statistica, evidenziamo infine come le regioni con le migliori prestazioni siano state Liguria (+ 6,4%), Emilia Romagna (+ 2,4%) e Toscana (+ 0,8%). In ambito metropolitano, le aree urbane di maggiori dimensioni che hanno ottenuto il miglior incremento su base annua sono state Firenze (+ 8,2%), Napoli (+ 7,1%), Milano (+ 6,5%) e Bologna (+ 5,3%).
Ma cosa accadrà ora nel 2020? È lecito attendersi una prosecuzione del trend di ripresa? O la dinamica di invariabilità dei prezzi non sarà raggiunta nei prossimi mesi?
Le determinanti che sembrano infondere un discreto ottimismo nello sviluppo a breve termine del mercato immobiliare abitativo italiano sono numerose. Si pensi, per esempio, alla presenza di valori di mercato ancora molto attraenti, che dovrebbero spingere non solamente l’espansione degli acquisti per scopo abitativo, quanto anche quelli per scopo di investimento.
Si pensi altresì alle condizioni di accesso al credito. Le istruttorie degli istituti bancari sono discretamente “generose”, e i tassi di mercato ai minimi storici fanno il resto per poter garantire un favorevole e fertile terreno per lo sviluppo del comparto. O, ulteriormente, alla presenza di una serie di misure che dovrebbero continuare a incentivare il recupero del patrimonio immobiliare, con una particolare attenzione per il risparmio energetico.
Le basi per poter assistere all’evoluzione di un 2020 in cui verrà raggiunta la stabilità dei prezzi sembrano dunque essere ben presenti. Rimarrà ora da comprendere se alcuni fattori straordinari, come l’epidemia di Coronavirus attualmente in atto in Italia, sapranno ostacolare la strada del ritorno a una nuova normalità.