Qualche giorno fa l’Osservatorio del mercato immobiliare ha diramato le nuove statistiche sull’andamento del comparto residenziale, confermando una crescita che dura in modo ininterrotto dal 2014, e con un dato destagionalizzato delle transazioni notarili che si conferma il più alto dell’intera serie storica recente. Il tasso tendenziale delle compravendite nel settore residenziale diminuisce tuttavia al + 3,9%, rallentando lo sviluppo che era stato precedentemente conseguito nel corso del primo quarto dell’anno, quando le compravendite del settore si erano ampliate dell’8,8%.
Un dato sostanzialmente positivo, che tuttavia merita qualche analisi più attenta nei termini statistici di maggiore dettaglio: scopriamoli insieme.
Atteso che le compravendite a livello nazionale crescono di quasi il 4% su base annua, non tutte le macro zone riescono evidentemente a contabilizzare delle prestazioni comparabili con la media del Paese.
In particolare, sono il Centro e le Isole le aree con il più alto tasso di crescita delle compravendite: uniche macro aree con una percentuale di sviluppo superiore al 4% (rispettivamente, + 4,4% e + 4,5%), si confermano pertanto due buone locomotive per il residenziale tricolore, per quanto in rallentamento rispetto alla prima parte dell’anno.
Analizzando invece le tipologie urbane, i comuni non capoluogo manifestano un tasso di crescita sostanzialmente doppio rispetto ai comuni capoluogo (+ 4,7% e + 2,3%): in entrambi i casi, vengono confermati dei rallentamenti rispetto a quanto realizzato nella prima parte d’anno. Si noti come gli unici dati negativi siano quelli legati ai comuni capoluogo del Centro (- 0,2%) e delle Isole (- 0,7%): ne deriva che la spinta propulsiva delle compravendite in queste due zone è accreditata esclusivamente dalle prestazioni conseguite nei comuni minori.
Con un breve cenno ai dati per classi di superficie, emerge invece come i dati nazionali mostrano differenze tra il + 2,0% degli appartamenti tra 85 e 115 metri quadri, e il + 6,1% degli appartamenti fino a 50 metri quadri. Una differenza che si fa ancora più marcata tra Centro, Nord Est e Sud, in cui la crescita interessa soprattutto gli appartamenti di più piccole dimensioni (fino a 50 metri quadri), e le macro aree Centro e Isole, in cui invece l’espansione si concentra in buona parte nelle classi dimensionali più alte (oltre i 145 metri quadri).
Concludiamo poi con uno sguardo ai dati sui box e sui posti auto, il cui segmento di mercato mostra, nel secondo trimestre 2019, una crescita tendenziale confortante (+ 5,2%), per quanto dimezzata rispetto al trimestre precedente (+ 10,4%).
Anche in tale ambito, disaggregando i dati per territorio, i tassi sono generalmente positivi, con una spinta superiore alla media nazionale nel Nord Ovest (+ 6,2%) e un andamento più prudente nelle Isole (+ 2,9%). L’espansione è inoltre più marcata nei comuni capoluogo (+ 5,7%) rispetto ai comuni minori (+ 5,0%), con gli unici tassi negativi che si registrano nei comuni capoluogo del Sud (- 10,3%) e delle Isole (- 4,7%).